Mostra di presepi a Roma
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Pregiati presepi dell'arte popolare napoletana, orientale-palestinese e romana sono esposti al pubblico fino a domenica 9 gennaio 2022, presso il Centro Visitatori dei Templi di Roma.
PRESEPE PALESTINESE
Il presepe palestinese rappresenta il luogo reale in cui è nato Gesù. Il paesaggio è tipico palestinese con montagne, un'oasi nel deserto, case bianche con cupole e palme da dattero. Anche il cielo è azzurro, con la stella cometa.
PRESEPE NAPOLETANO
La prima menzione di un presepe a Napoli compare in un atto notarile nel 1021, ma l'invenzione del presepe napoletano è attribuita a San Gaetano da Thiene, che arrivò a Napoli nel 1534 e iniziò la tradizione di allestire presepi nelle chiese e abitazioni private.
Verso la fine del XVII secolo nasce la teatralità del presepe napoletano, esaltata dalla tendenza a mescolare il sacro con il profano. Nobili, borghesi e gente comune gareggiavano per allestire scenografie sempre più raffinate. Da allora l’arte presepiale napoletana è rimasta immutata per secoli. Famosa è la via dei presepi, San Gregorio Armeno, a Napoli.
PRESEPE DELLA ROMA SCOMPARSA
Nel presepe della Roma scomparsa sono rappresentati contadini e artigiani del passato nelle loro occupazioni quotidiane. Il paesaggio rupestre è umile e solitario, con qualche anacronismo che associa il presepe a piccole chiese campestri.
PRESEPE BAROCCO NAPOLETANO
È il classico presepe napoletano in stile barocco. È adagiato su una roccia dove incombe un arco romano in rovina. La nascita di Gesù cambia la storia; è la fine di un impero e la nascita di una nuova civiltà.
Un pastore dorme su due pecore come cuscini e sorride sognando il presepe che vediamo. Si chiama Benino. Benino rappresenta i pastori che furono svegliati dagli angeli per dare loro la notizia della nascita del Messia. Il risveglio è considerato una rinascita. Attenzione a svegliare Benino all'improvviso, il suo sogno e il presepe potrebbero improvvisamente scomparire.
Giuseppe e Maria vegliano sul bambino. Accanto a loro, un pastore mostra un agnello in procinto di essere sacrificato. Il parallelo con Cristo è evidente. Gesù è l'Agnello di Dio, dato in sacrificio per i peccati del mondo. A destra e a sinistra della mangiatoia, due pastori suonano una ninna nanna per far addormentare il piccolo bambino.
Tre uomini provenienti dall'Oriente, riccamente vestiti, adorano il Bambino Gesù. Non sono i Re Magi: arriveranno il 6 gennaio. Ma sono venuti prima per significare che il Messia è il Re e Salvatore di tutti i popoli.
Infine, un mercante di pesce mostra una miriade di specie nel suo carro. Cozze, lumache, calamari, polpi, razze, acciughe, seppie, pesce spada, granchi e gamberi, in una cornice di peperoni rossi, limoni, aglio, lampade e reti. Il mercante di pesce offre al bambino una piovra in dono e mentre guarda verso di lui non si accorge che un gatto, furtivamente, sta cercando di salire sul suo carretto.
Tutti questi presepi saranno visibili gratuitamente fino al 9 gennaio. Ci auguriamo che ti unirai a noi per godere di questa bellissima arte e celebrare la nascita del nostro Salvatore Gesù Cristo!